COME MAI LO
SPAZIO NON BASTA ALL'UOMO?
di Giovanni
Michelucci
Maestro
dell'Architettura Organica e Sociale Italiana (1891-1991)
...Ero entrato in un bosco, uno di quei boschi dove c'è l'odore delle foglie marce, delle castagne e dove ci sono tutti i colori della campagna toscana. Ecco appunto giravo preso dal fascino degli odori, dai movimenti dei rami e dei tronchi, dai raggi del sole che filtravano...
Stavo vivendo il bosco, quando scopro o immagino di
scoprire una piccola capanna, piccolissima, dove ci poteva stare pochissima
gente o nessuno. Una capanna ridotta piuttosto male che aveva la porta
semiaperta. E guardandola mi chiedevo chi mai potesse vivere in così poco
spazio.
Con questo interrogativo mi sono avvicinato alla
porta e dallo spiraglio ho potuto intravedere all'interno un'ala che si muoveva
lentamente.
Cioè era un angelo che con quel movimento dell'ala
creava nell'ambiente quell'atmosfera che è necessaria agli angeli per vivere,
per continuare a vivere ancora fra noi. Meraviglia. Un angelo vive,
all'angelo basta quello spazio...
Allora c'è da porsi una domanda. Come mai lo
spazio non basta mai all'uomo? Invece nella capanna ci sono degli esseri
che vivono e mettono a posto tutte le loro piccole cose... quelli creano lo
spazio, però non sono mica uomini, sono angeli...
Allora bisogna cambiare il mondo e che l'uomo
divenga un angelo !
E' possibile? Si, è possibile.
How come man is never satisfied with
the space the has ?
by Giovanni Michelucci
I had
gome into the woods, one of those woods where you can smell rotting leaves,
chestnuts and see all of the colours of the Tuscany countryside. So there
I was taken up by the smells, the movements of the branches and tree trunks, the
rays of sunshine filtering through...
I was "living"
the woods, when I discovered, or thought I discovered, a small hut, tiny, where
there could be room enough only for very few people or maybe non one at all.
A hut in a bad condition with a half-opened door, and looking at it I asked
myself vho could live in such a tiny space.
So with
this question in mind I went nearer to the door and through a crack I saw a wing
that was moving slowly. It was an angel who, with the movement of its
wings, was creating an atmosphere, which allows angels to continue living
amongst us. Wonderful. An angel can live, such a small space is
enough...
So we
must ask ourselves a question. How come man is never satisfied with the space he
has ? In the hut there were creatures who lived and found space for all
their small things , they create space but they aren't men, they are angels...
So the
world must be changed and men must become angels.
Is it
possible ? Yes, it is possible.
Fonte :
Dove si incontrano gli angeli
, di Giovanni Michelucci , a cura di Giuseppe Cecconi, Carlo Zella editore,
Firenze, 2000.
L'ultima
Lezione , di Giovanni Michelucci, Biblioteca del Cenide, 2001,
www.cenide.com
FONDAZIONE GIOVANNI MICHELUCCI :
http://www.michelucci.it
Nessun commento:
Posta un commento