domenica 21 luglio 2019

ARCHITETTURA ORGANICA E SIMBIOSI, di Alberto Mei Rossi



ARCHITETTURA ORGANICA E SIMBIOSI


 di Alberto Mei Rossi


 
 

 
SOLERI

Non potevamo cominciare questo articolo senza citare Paolo Soleri, scomparso da pochi giorni; fu il profeta della bio-eco architettura organica; pensava ad un sistema organico eco-sostenibile anticipando un po tutti, infatti egli ha creato il neologismo arco-logia fondendo il termine architettura con ecologia; oggi potremmo parlare di “ec-architettura” o di eco-design, o meglio eco tettura. Ma secondo me il termine piu azzeccato è " Naturtettura", dove la simbiosi può essere anche totalizzante.



SIMBIOSI. SIMBIO-TETTURA

Simbiosi. Oggi parliamo di Simbiosi. In biologia è un termine che indica anche il fatto che un elemento può assumere più  forme. La simbiosi architettonica è una locuzione adatta a spiegare il significato dell'azione di progetto organica; la simbiosi può escludere  l'imitazione della natura facendo assumere più forme al progetto nello stesso luogo, utilizzando il medesimo linguaggio. Grazie alla geometria, questo è possibile;  basta pensare ai sistemi di triangolazione che consentono l'apertura spaziale e vettoriale in più direzioni. La lezione di Soleri è simile in alcuni suoi progetti  all'ultima fase di Wright; dove il principio non era più,  l'utilizzo della terra, che dava importanza ad elementi della materia sul luogo,  ma l'utilizzo dello spazio e il "non-sfruttamento" della terra.



SIMBIOSI URBANA

In contesti urbani, il  riutilizzo di spazi per definirne una "rigenerazione" spaziale, usando gli stessi elementi è un po come la nave  di Teseo che  non si modifica in forma ma nella sostanza; tuttavia gli interventi del pensiero e quindi della forma, ci danno  ragioni estetiche. La simbiosi è anche un espediente tattico, utile ad ottenere quello che si vuole dalle amministrazioni; un esempio storico fu la costruzione del museo Guggenheim, la cui rampa fu dichiarata oggetto utile per far salire le automobili sul parcheggio; cosa che poi si rivelò non vera ( fortunatamente). Espediente che consentì a Wright di non costruire un parcheggio ma un museo con la stessa tecnologia, senza che l'amministrazione di NY ligia all'angolo retto  potesse più  fermarlo; la chiameremo simbiosi tattica e può essere utilizzata in vari modo.
Nel campo di progetto urbano la simbiosi è la corretta interpretazione e potenziamento del sistema di trasporto misto  interno ( bus-cicli-auto-pedonale) che si possono intrecciare senza ostacolarsi. L'edificio verticale spesso risolve problemi di gestione del lavoro concentrando tutto in un solo punto evitando  di dover attraversare la città per andare in uffici  a districare una serie di pratiche; oggi il grattacielo, è in simbiosi con la globalizzazione e se questo non è palese, rischia di diventare un volume vuoto ed inutile, magari voluto solo da qualche università per far emergere il proprio  rampollo che di “nuovo ed utile”  alla fine non fa nulla, se non attuare progetti ed intenzioni di altri; questa non è simbiosi ma è  sciacallaggio progettuale; cosa che sta rovinando lo skyline di Milano per sempre; una città rigorosa che è oggetto negli  ultimi tempi di barbari saccheggi immobiliari.  Dovremmo utilizzare il concetto di simbiosi anche per i PGT, ma non possiamo  pretendere che chi lavora con i retini e le legende possa comprendere le leggi della natura, di conseguenza non possiamo  biasimarli, escono con lo stampino da "esamifici" e spesso si rifugiano, nel passato, nell'esoterismo fuggono nella  fotografia, ripiegando in mestieri dal facile guadagno o addirittura si prostituiscono  lavorando per la pubblicità, cioè  sono dei falliti!



SIMBIOSI E SACRIFICIO IDEE 

L'architettura come diceva Ruskin richiede reciproco sacrificio di mezzi risorse, ma non sacrificio di idee; citando una  frase di un memorabile film ( l'attimo fuggente) Parole e idee possono cambiare il mondo, figuriamoci un progetto;  l'architettura è "progetto".
e come diceva Viollet Le Duc, è vero che l'architettura  è sia costruzione che progetto, ma il rifugio di un castoro è costruzione e NON è  architettura; ma andiamo oltre, oggi abbiamo quasi l'obbligo che l'architettura sia organica, cioè simbiotica al contesto,  pur mantenendo una sua identità progettuale; troppo spesso la " modernità" è stata interpretata come  sintesi tecnica e semplificazione che non ha confronti con l'architettura medievale e del manierismo; l'architettura organica
consente di misurarsi con il genio antico.


 
RITMO E NATURA E DISTORSIONI DI PENSIERO

La simbiosi nel ritmo della natura, consente di unificare sia la concezione occidentale di architettura ( fondata sulla materia) che quella orientale ( fondata sullo spazio).
L'alchimia è nelle proporzioni spesso segrete degli elementi e di come entrano in simbiosi tra di loro. La distorsione di pensiero: chi non riesce a realizzare la casa con processi organici e quindi anche su misura adotta distorsioni di pensiero molto pesanti, occorre rimuovere le distorsioni di pensiero! Un esempio su tutti: trovare una qualità  negativa e diffondere generalizzando sullo stato globale del progetto; molti   pensano che il vetro non va bene perché si  sporca, allora non comperare nemmeno l'auto-mobile perché si sporca!!
 
La distorsione di pensiero è tipica di chi non ha un pensiero evoluto, cioè che esclude la simbiosi degli elementi. L'80% della popolazione mondiale vive in case generate da una esistenza narcotica e passiva,..basta analizzare i dati  sull'uso di  droga.. Solo il 20% della popolazione è propensa ad avere la propria auto-realizzazione ed è a costoro che io mi  rivolgo ( come i pochi amici che mi seguono) . Per realizzare la propria "alchimia" occorre un "atto di volontà" che  gradualmente vi porterà a vivere il progetto che " vi rappresenta".. l'atto di volontà è la reale motivazione che vi spinge a  prendere una specifica decisione, e il concetto di simbiosi vi aiuta a decodificare la volontà, in atto.
Per sviluppare un progetto di concezione simbiotica ( quindi organica ) occorre modificare la propria struttura mentale, addirittura io penso che chi vive in case concepite con logica organica o quanto meno che è arrivato a vivere quasi immerso nella natura, ma anche in città nella “natura delle cose”... ha una capacità cerebrale superiore, e la sua struttura cerebrale è di una specie diversa che io definisco specie umana "uomo-arutan". Pensare con una mente organica significa modificare anche la struttura endocrina del cervello, cioè sabotare quella parte cosiddetta "sub-conscia" che è la responsabile delle più agghiaccianti sconfitte dell'uomo in ogni campo, compreso quello del cosiddetto "arredamento", l'arredamento è la più grave sconfitta dell'umanità, è l'assenza totale di simbiosi sia con la natura che con l'uomo; l'arredamento industriale è uno strumento usato per speculare nella ripetizione dello stesso oggetto, quindi soggetto a crisi mondiali e globali; ciò che non è soggetto a crisi è il progetto simbiotico.






       



Fonte :  scritti, appunti e riflessioni dell'architetto organico Alberto Mei Rossi :  e-mail   progetti@codicearchitettura.com  , website  www.archiram.com ; www.archilogis.com ; www.codicearchitettura.com  


















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