ARCHITETTURA ORGANICA E SIMBIOSI
di Alberto Mei Rossi
SOLERI
Non potevamo cominciare questo articolo senza citare
Paolo Soleri, scomparso da pochi giorni; fu il profeta della bio-eco
architettura organica; pensava ad un sistema organico eco-sostenibile
anticipando un po tutti, infatti egli ha creato il neologismo arco-logia fondendo il termine architettura con
ecologia; oggi potremmo parlare di “ec-architettura” o di eco-design, o meglio
eco tettura. Ma secondo me il termine piu azzeccato è " Naturtettura", dove la
simbiosi può essere anche totalizzante.
SIMBIOSI. SIMBIO-TETTURA
Simbiosi. Oggi parliamo di Simbiosi. In biologia è
un termine che indica anche il fatto che un elemento può assumere più forme. La
simbiosi architettonica è una locuzione adatta a spiegare il significato
dell'azione di progetto organica; la simbiosi può escludere l'imitazione della
natura facendo assumere più forme al progetto nello stesso luogo, utilizzando il
medesimo linguaggio. Grazie alla geometria, questo è possibile; basta pensare
ai sistemi di triangolazione che consentono l'apertura spaziale e vettoriale in
più direzioni. La lezione di Soleri è simile in alcuni suoi progetti all'ultima
fase di Wright; dove il principio non era più, l'utilizzo della terra, che dava
importanza ad elementi della materia sul luogo, ma l'utilizzo dello spazio e il
"non-sfruttamento" della terra.
SIMBIOSI URBANA
In contesti urbani, il riutilizzo di spazi per
definirne una "rigenerazione" spaziale, usando gli stessi elementi è un po come
la nave di Teseo che non si modifica in forma ma nella sostanza; tuttavia gli
interventi del pensiero e quindi della forma, ci danno ragioni estetiche. La
simbiosi è anche un espediente tattico, utile ad ottenere quello che si vuole
dalle amministrazioni; un esempio storico fu la costruzione del museo
Guggenheim, la cui rampa fu dichiarata oggetto utile per far salire le
automobili sul parcheggio; cosa che poi si rivelò non vera ( fortunatamente).
Espediente che consentì a Wright di non costruire un parcheggio ma un museo con
la stessa tecnologia, senza che l'amministrazione di NY ligia all'angolo retto
potesse più fermarlo; la chiameremo simbiosi tattica e può essere utilizzata in
vari modo.
Nel campo di progetto urbano la simbiosi è la
corretta interpretazione e potenziamento del sistema di trasporto misto interno
( bus-cicli-auto-pedonale) che si possono intrecciare senza ostacolarsi.
L'edificio verticale spesso risolve problemi di gestione del lavoro concentrando
tutto in un solo punto evitando di dover attraversare la città per andare in
uffici a districare una serie di pratiche; oggi il grattacielo, è in simbiosi
con la globalizzazione e se questo non è palese, rischia di diventare un volume
vuoto ed inutile, magari voluto solo da qualche università per far emergere il
proprio rampollo che di “nuovo ed utile” alla fine non fa nulla, se non
attuare progetti ed intenzioni di altri; questa non è simbiosi ma è
sciacallaggio progettuale; cosa che sta rovinando lo skyline di Milano per
sempre; una città rigorosa che è oggetto negli ultimi tempi di barbari
saccheggi immobiliari. Dovremmo utilizzare il concetto di simbiosi anche per i
PGT, ma non possiamo pretendere che chi lavora con i retini e le legende possa
comprendere le leggi della natura, di conseguenza non possiamo biasimarli,
escono con lo stampino da "esamifici" e spesso si rifugiano, nel passato,
nell'esoterismo fuggono nella fotografia, ripiegando in mestieri dal facile
guadagno o addirittura si prostituiscono lavorando per la pubblicità, cioè
sono dei falliti!
SIMBIOSI E SACRIFICIO IDEE
L'architettura come diceva Ruskin richiede reciproco
sacrificio di mezzi risorse, ma non sacrificio di idee; citando una frase di un
memorabile film ( l'attimo fuggente) Parole e idee possono cambiare il mondo,
figuriamoci un progetto; l'architettura è "progetto".
e come diceva Viollet Le Duc, è vero che
l'architettura è sia costruzione che progetto, ma il rifugio di un castoro è
costruzione e NON è architettura; ma andiamo oltre, oggi abbiamo quasi
l'obbligo che l'architettura sia organica, cioè simbiotica al contesto, pur
mantenendo una sua identità progettuale; troppo spesso la " modernità" è stata
interpretata come sintesi tecnica e semplificazione che non ha confronti con
l'architettura medievale e del manierismo; l'architettura organica
consente di misurarsi con il genio antico.
RITMO E NATURA E DISTORSIONI DI PENSIERO
La simbiosi nel ritmo della natura, consente di
unificare sia la concezione occidentale di architettura ( fondata sulla materia)
che quella orientale ( fondata sullo spazio).
L'alchimia è nelle proporzioni spesso segrete degli
elementi e di come entrano in simbiosi tra di loro. La distorsione di pensiero:
chi non riesce a realizzare la casa con processi organici e quindi anche su
misura adotta distorsioni di pensiero molto pesanti, occorre rimuovere le
distorsioni di pensiero! Un esempio su tutti: trovare una qualità negativa e
diffondere generalizzando sullo stato globale del progetto; molti pensano che
il vetro non va bene perché si sporca, allora non comperare nemmeno
l'auto-mobile perché si sporca!!
La distorsione di pensiero è tipica di chi non ha un
pensiero evoluto, cioè che esclude la simbiosi degli elementi. L'80% della
popolazione mondiale vive in case generate da una esistenza narcotica e
passiva,..basta analizzare i dati sull'uso di droga.. Solo il 20% della
popolazione è propensa ad avere la propria auto-realizzazione ed è a costoro che
io mi rivolgo ( come i pochi amici che mi seguono) . Per realizzare la propria
"alchimia" occorre un "atto di volontà" che gradualmente vi porterà a vivere il
progetto che " vi rappresenta".. l'atto di volontà è la reale motivazione che vi
spinge a prendere una specifica decisione, e il concetto di simbiosi vi aiuta a
decodificare la volontà, in atto.
Per sviluppare un progetto di concezione simbiotica
( quindi organica ) occorre modificare la propria struttura mentale, addirittura
io penso che chi vive in case concepite con logica organica o quanto meno che è
arrivato a vivere quasi immerso nella natura, ma anche in città nella “natura
delle cose”... ha una capacità cerebrale superiore, e la sua struttura cerebrale
è di una specie diversa che io definisco specie umana "uomo-arutan". Pensare con
una mente organica significa modificare anche la struttura endocrina del
cervello, cioè sabotare quella parte cosiddetta "sub-conscia" che è la
responsabile delle più agghiaccianti sconfitte dell'uomo in ogni campo, compreso
quello del cosiddetto "arredamento", l'arredamento è la più grave sconfitta
dell'umanità, è l'assenza totale di simbiosi sia con la natura che con l'uomo;
l'arredamento industriale è uno strumento usato per speculare nella ripetizione
dello stesso oggetto, quindi soggetto a crisi mondiali e globali; ciò che non è
soggetto a crisi è il progetto simbiotico.
Fonte :
scritti, appunti e riflessioni dell'architetto organico Alberto Mei Rossi : e-mail
progetti@codicearchitettura.com
, website www.archiram.com ;
www.archilogis.com ;
www.codicearchitettura.com
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