sabato 20 luglio 2019

"DICHIARAZIONE DI PRINCIPII" dell'Associazione per l'Architettura Organica APAO Roma, 15 luglio 1945



"DICHIARAZIONE DI PRINCIPII"
dell'Associazione per l'Architettura Organica
APAO
Roma, 15 luglio 1945 
    
L'Associazione per l'Architettura Organica (A.P.A.O)  fu fondata a Palazzo del Drago, in via Quattro Fontane, n°20, il 15 luglio 1945. Organizzò per un biennio la Scuola di Architettura Organica, corsi serali di aggiornamento professionale, e due Congressi svoltisi a Roma nel dicembre 1947 e a Palermo nel gennaio 1949.  Le ultime riunioni dell'APAO ebbero luogo nel 1950.
Il testo della "Dichiarazione di Principii" apparsa nella rivista 'Metron', n°2, 1945 , risente del momento storico e politico, ma conserva tutta la sua forza profetica e la sua integrità teorica organica.

1. La genesi dell'architettura contemporanea si trova essenzialmente nel funzionalismo. Qualunque sia oggi l'evoluzione dell'architettura funzionale nell'architettura organica, siamo convinti che nel funzionalismo è la radice dell'architettura moderna, e non nelle correnti di stilizzazione neoclassica, non nel provincialismo degli stili minori.

2. L'architettura organica è un'attività sociale, tecnica e artistica allo stesso tempo, diretta a creare l'ambiente per una nuova civiltà democratica.  Architettura organica significa architettura per l'uomo, modellata secondo la scala umana, secondo le necessità spirituali, psicologiche e materiali dell'uomo associato.  L'archtettura organica è perciò l'antitesi dell'architettura monumentale asservita ai miti statali. Si oppone all'asse maggiore e all'asse minore del neoclassicismo contemporaneo, al neoclassicismo degli archi e delle colonne, e a quello falso che si nasconde dietro le forme pseudo-moderne dell'architettura monumentale odierna.

3. Crediamo nella pianificazione urbanistica e nella libertà architettonica.  Malgrado il preciso indirizzo architettonico che ognuno di noi intende seguire, rifiuteremo sempre di usare mezzi antidemocratici affinché esso prevalga.  Crediamo infatti nel diritto alla libertà architettonica, nei limiti di una pianificazione urbanistica.


Inseparabile dalla fede architettonica è la fede in alcuni principi generali di ordine politico e sociale.  I seguenti principi costituiscono per noi le premesse ideali dell'architettura organica:

1. La libertà politica e la giustizia sociale sono elementi inscindibili per la costruzione di una società democratica. Tutti i fascismi, insieme a tutte le istituzioni che li hanno favoriti e che potrebbero farli rinascere, sono perciò da condannare.

2. E' necessaria una costituzione che garantisca ai cittadini la libertà di parola, stampa, associazione, culto; l'eguaglianza giuridica di razza, religione e sesso; il pieno esercizio della sovranità politica attraverso istituti fondati sul suffragio universale.  Per nessuna ragione è giustificata l'oppressione delle libertà democratiche.

3. Accanto alle libertà democratico-individuali, la costituzione deve garantire al complesso dei cittadini le libertà sociali.  Crediamo perciò nella socializzazione di quei complessi industriali, bancari ed agrari, i cui monopoli sono contrari agli interessi della collettività. Crediamo nella liberazione delle forze del lavoro e nella fine dello sfruttamento del lavoro per fini egoistici.  Dobbiamo tendere ad una cooperazione internazionale dei popoli opponendoci a tutte quelle forme di miti e di risentimenti nazionalistici e autarchici che sono state cause e caratteristiche del fascismo.  Chiedere libertà e giustizia per la propria patria è giustificato nella misura in cui questa libertà e questa giustizia si identificano con la libertà e la giustizia per tutte le patrie.



       


FONTE : dalla rivista Metron , N°2, Ed. Sandron, Roma, 1945 .
Vedi anche : Zevi su Zevi, architettura come profezia , di Bruno Zevi , Marsilio, Venezia, 1993.  

















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