Frank Lloyd
Wright
PRINCIPI
DELLA ARCHITETTURA ORGANICA
" TESTAMENTO "
LIBRO
SECONDO - L'architettura nuova
Parte
prima : Principi
I. LA
LINEA DELLA TERRA
Giungiamo, infine, all'analisi dei principi che tanto saldamente si sono
costituiti a base della mia visione e della mia professione di architetto. Come
agiscono questi principi, in cui soltanto oggi si comincia a riconoscere la via
maestra della democrazia americana ?
Primo
principio: PARENTELA DELL'EDIFICIO COL SUOLO. Questa fondamentale,
inevitabile esigenza configura nell'architettura organica un senso delle
proporzioni completamente nuovo. La figura umana mi si rivelò, verso il 1903 e
anche prima, come la vera base della scala umana nell'architettura. Gli
edifici che progettai e costruii a quel tempo nel Midwest si manifestarono, per
mezzo di nuova scala, come specificatamente appartenenti all'uomo e al momento
che l'uomo viveva sull'ondulata prateria del West. Mi dovetti accorgere ben
presto che ogni pollice in altezza risultava esaltato nella prateria; mentre
ogni larghezza appariva come inadeguata. Perciò, in larghezza, lunghezza,
altezza e peso, questi edifici appartennero alla prateria, esattamente come gli
apparteneva l'essere umano stesso, col suo potere di velocità. Il termine "streamlined",
aerodinamico, nel senso che io gli diedi, nacque allora e in quei luoghi.
Ne derivò
che i nuovi edifici furono razionali: bassi, svelti e netti, e con ogni studio
adattati ai metodi meccanici. La linea orizzontale, serena e intuitiva - che
sempre sarà la linea del possesso umano della terra - era, in tal modo,
umanamente interpretata e accordata all'uso dei mezzi meccanici. I metodi
meccanici e questi inediti effetti aerodinamici, svolti sul piano orizzontale,
apparvero insieme per la prima volta nell'architettura americana, espressione di
metodi nuovi per raggiungere fini veri nell'edificare. L'obiettivo principale
era quello di una grazia e appropriatezza dell'architettura come arte, rispetto
al Tempo, al Luogo e all'Uomo moderno.
Ora,
cos'è la composizione organica ? E' una composizione rispondente agli
strumenti moderni, le macchine, e a questa nuova scala umana. Pertanto la
composizione era pienamente padroneggiata dalla mano creativa dell'architetto,
se la sua mente era aperta a ricevere questi valori relativamente nuovi:
dinamica percezione della nostra epoca e sforzo umile d'intendere la " natura
della Natura ". La natura della macchina, studiata sperimentalmente e
usata integralmente nella composizione strutturale, doveva limitarsi a mero
strumento, e si dimostrò un mezzo espressivo potente e nuovo. In breve tempo gli
edifici manifestarono semplicità e bellezza, fresca esuberanza di contenuto.
Originalità.
Mai ho
tollerato che la macchina divenisse, in sé, causa efficiente: sempre la macchina
al servizio dell'uomo, e mai viceversa. Sempre, nell'architettura organica, ho
adoperato la macchina e ho sviluppato un sistema costruttivo che procedeva
dall'interno all'esterno, accordando sempre l'edificio alla natura sia dell'uomo
che della macchina, come io la vedevo, ed evitando gli effetti effimeri che al
giorno d'oggi caratterizzano l'edilizia urbana. Nella macchina trovai un mezzo
migliore di essi, per accrescere l'interesse della gente all'architettura
moderna. E, dal punto di vista dello stile, mai ho considerato la macchina fine
a se stessa, né dal punto di vista urbanistico, né da quello architettonico, né
da quello dello stile. La quantità non ha travolto mai la qualità.
IL MODULO
DEL KINDERGARTEN : L'educazione del Kindergarten, come ho detto, si
dimostrò un'impreveduta fonte di ricchezza; in primo luogo perché più tardi
tutta la mia attività compositiva si imperniò su un opportuno sistema modulare e
proporzionale. Mi accorsi che esso avrebbe mantenuto ogni cosa alla propria
scala , avrebbe assicurato un'armonica proporzionalità a tutto l'edificio ,
grande o piccolo , che in tal modo sarebbe divenuto - come un arazzo - un
tessuto coerente di unità interdipendenti , e sempre in relazione l'una
all'altra , per quanto varie.
Perciò,
fin dall'inizio applicai questo sistema di "tessitura" anche nella progettazione
di edifici minori. Scoprii più tardi che il sistema offriva vantaggi
tecnologici, quando era applicato in altezza. In sezione, dunque, presto adottai
il modulo verticale, come l'esperienza mi dettava. Tutto ciò rassomigliava molto
al porre l'ordito sul telaio. La trama edilizia - la materia - era praticamente
la stessa se si stendeva su quest'ordito predeterminato. Questo procedimento
fondamentale si dimostrò indispensabile; e una buona tecnica meccanica deve
fruttare i suoi vantaggi. Essa appare invariabilmente, nell'architettura
organica, come un tratto caratteristico visibile nel tessersi della
composizione, garantendo così l'unità proporzionale. In tal modo l'armonia della
tessitura si riscontra, unitamente alla scala di tutte le singole parti
dell'edificio, nell'effetto complessivo del suo insieme.
II.
IMPULSO ALLA CRESCITA
Secondo principio: DECENTRAMENTO. Il tempo di una maggiore
disponibilità di spazio per ogni singolo individuo era giunto da un pezzo.
!893: vidi che il decentramento urbano era inevitabile : era una necessità di
crescita , perché la crescita cercava spazi nuovi , comunque e dovunque potesse
trovarli. Lo spazio soffocava per mancanza di respiro, asfissiava, in una
situazione che costituiva una limitazione vergognosa della libertà della vita
americana. Allora come oggi, lo speculatore fondiario, col suo "lotto", era
nemico dello spazio; di solito era affaccendatissimo ad aggiungere limite a
limite, ammassando la mandra e sfruttando il terreno per ottenere rapidi
profitti. E l'intollerabile concorrenza, che di questo passo si aggiungeva con
tutto il suo peso alla grande città, spogliava i villaggi. Allora la verticalità
pletorica divenne congestione: vale a dire si aggiunse al congestionamento già
prodottosi al livello del suolo.
Per
controbilanciare l'insensatezza di questo procedere disumano, nel 1932 preparai
a Taliesin i modelli di Broadacre City. Tali modelli proponevano un
concetto spaziale nuovo, ad uso dell'edilizia individuale e comunitaria: un uso
sociale. Ma tutto l'impianto si attagliava allo stato vigente della proprietà
fondiaria. Sebbene i centri abitati venissero conservati, se ne proponeva un
nuovo sistema distributivo.
Più tardi
questo modello di un uso più ampio del suolo, per l'idea inedita di una città
nuova, venne studiato accuratamente in dettaglio in una serie di modelli minori
da esso derivanti, tutti descritti in When Democracy Builds (Quando la
democrazia costruisce), un libro che scrissi più tardi per suggerimento di
robert Hutchins. Edifici, strade, alberi, abitazioni, agricoltura,
decorazione, tutto diveniva architettonico come nell'Umbria del Medioevo;
qualità antiche in forma moderna per il tempo moderno, considerate sotto il
profilo dell'utilità per l'uomo moderno. Così dilatato, il concetto di
architettura come fattore fondamentale al servizio della società contemporanea,
si propose quale fattore di sollievo, ed offrì l'anticipazione di una forma
primaria, che era in grado di affrontare la legge del mutamento inevitabile.
Perciò la
quantità - di cui la macchina era fonte - mai, in nessun luogo, in nessun modo
doveva usarsi per soffocare la qualità delle nuove risorse per l'umana utilità e
piacere di vivere. Vivere doveva essere una qualità dello spirito umano.
La
scienza, quest'immensa risorsa pratica, rivelava ormai il proprio invecchiamento
e ingigantiva il sacrificio potenziale dell'uomo asservito - il che oggi vale
quanto l'integrale distruzione della democrazia. Congestionato nelle città da
mezzi meccanici sempre più grandiosi, allo scopo di evitare la fatica, l'uomo
doveva assolutamente ricevere una nuova libertà. Il piano paesistico di
Broadacre City era composto e legato entro un utile, mutua relazione con le
nuove risorse della vita umana, sotto l'egida di una libertà garantita, nostra
se solo avessimo voluto estenderla e impadronircene.
In questo
piano per una comunità di tipo nuovo (che portava ancora il nome di città)
inevitabile per la sopravvivenza dell'individualità umana, era manifesta una
giusta, ispiratrice continuità. Ma ho imparato che uno schema nuovo non
può mai essere tratto dall'antico: se ne può trarre solo un palliativo e subito
si dimostra inefficace. Questi primi modelli per Broadacre City, che
ancora si trovano a Taliesin, vennero esposti al Rockefeller Center, a New York,
nel 1934, e da allora molte altre volte in diversi luoghi del nostro paese ed
all'estero. Nonostante l'AIA ed i critici, questo plastico completo, nuovo
per concezione ed impianto, che manifestava una vita nuova, quella dell'urbanismo
rurale e dell'agricoltura urbana , virtualmente le nozze tra città e campagna,
riapparve per girare il mondo nella mostra "Sessant'anni di Architettura
vivente"...
III.
IL CARATTERE E' FATTORE INTRINSECO
Terzo
principio: Ogni architettura organica ha come componente inevitabile
un suo " carattere " , definito e appropriato . Il significato di qualsiasi
edificio dovrebbe esprimere esplicitamente il suo fine , il suo contenuto :
magazzino , casa d'appartamenti , banca , chiesa , albergo , club , fabbrica ,
circo o scuola. Come esigenza qualificatrice fondamentale, il carattere dovrebbe
appartenere ad ogni edificio, esser presente nella pianificazione urbanistica,
e, specialmente , applicarsi in relazione alla vita umana ed al luogo ove essa
si svolge. Ciò significa una sana rispondenza della composizione, che
nasce dalla fantasia, ai fini umani specifici che essa serve, attraverso l'uso
naturale dei materiali, naturali o sintetici, e per mezzo di appropriati metodi
costruttivi. Le nostre nuove risorse, già sviluppate dalla scienza (come
l'acciaio e il vetro prodotti industrialmente) sono indotte a sviluppare
continuamente forme nuove. Incessantemente nuovi modi e nuove forme di
costruzione continueranno a garantire un carattere nuovo e un significato
autentico ad ogni edificio moderno. Risultato dell'arte del costruire
dovrebbe essere una poetica serenità , anziché una "efficienza" mortale , in
sempre maggior copia . Armoniosa , sana , esuberante e conveniente al fine ;
durevole , razionale , economica . Bella . Nelle condizioni in evoluzione
perpetua, nella complessità dell'esistenza moderna, tutto ciò, per essere
condotto a termine, presenta non scarse difficoltà, e la portata di questi
continui sviluppi e mutamenti può non essere stata ancora pienamente valutata;
ma, come architetti, possiamo così ricostituire l'architettura nei nostri cuori
e nelle nostre menti, e agire, per riscrivere i nostri vetusti "regolamenti", e
astenerci dallo sfigurare il paesaggio americano con gli attuali sistemi edilizi
e con le reti di pubblici servizi.
IV.
SNELLEZZA PIU' CONTINUITA'
Quarto: L'architettura conseguì, attraverso questi semplici mezzi, una
qualità del tutto nuova; che venne alla luce non attraverso l'uso accidentale,
ma attraverso l'interpretazione organica dell'acciaio e del vetro.
L'acciaio diede impulso a una proprietà inedita: la chiamo snellezza. La
snellezza è semplicemente questione di tensione: da "distendere"; è qualcosa di
mai veduto prima nell'architettura del mondo. Nessun edificio può
resistere a una "estensione". Se sottoposto a una spinta non si
muoverebbe; ma, se si tentasse di estenderlo, crollerebbe in pezzi. Con la
proprietà tensile dell'acciaio, questa possibilità di "tirare" consente un
libero uso dell'aggetto, qualcosa di proiettivo e tensile ad un tempo, nella
composizione architettonica. Il braccio teso, e la mano (con le dita in giù, a
modo di muri) è un aggetto. E così il ramo di un albero.
L'aggetto
è essenzialmente acciaio, al suo più economico livello d'impiego. Il
principio dell'aggetto in architettura sviluppa la "snellezza" come espressione
umana, integralmente nuova; e costituisce pure un mezzo per disporre tutti i
carichi su supporti centrali, bilanciando così il carico che si protende da un
lato col carico aggettante dal lato opposto. Ciò introdusse nell'architettura,
per la prima volta, un ulteriore principio costruttivo - che io definisco
continuità - cioè una proprietà che può essere considerata come una
nuova, elastica, coesiva stabilità. L'architetto creativo trova qui
una fonte d'ispirazione compositiva inedita e meravigliosa, una libertà nuova,
che impegna luci di gran lunga maggiori impostate su sostegni assai più snelli.
Così l'architettura perviene alla costruzione sviluppata dall'interno
all'esterno, anziché dall'esterno all'interno; ed oggi è cosa del tutto naturale
ed economica un grande elevarsi, levitare delle proporzioni edilizie in tutta la
fabbrica; lo spazio viene esteso ed utilizzato in una progettazione assai più
generosa di quanto gli antichi abbiano mai potuto sognare. E' questa una
caratteristica capitale della nuova architettura organica.
Le forme
scatolari rigide, su supporti esterni in acciaio, appartengono strettamente
all'Ottocento. Non possono costituire architettura del ventesimo secolo. Il
sostegno su angoli rigidi diviene un puro ostacolo: gli stessi angoli sono oggi
privi di significato, e divengono null'altro che uno sperpero stravagante,
un'accentuazione dell'involucro. La costruzione alleggerita per mezzo
dell'acciaio aggettante in tensione, fa della continuità una preziosissima
caratteristica dell'alleggerirsi architettonico. La nostra nuova libertà
architettonica oggi sta in questa direzione di ricerca. Nel carattere
determinato da questa situazione nuova, gli edifici possono oggi svilupparsi
dall'interno verso l'esterno : perché oggi le funzioni sia del
tendere che del tirare possono essere integrali rispetto alla composizione
architettonica.
V.
INTERPRETAZIONE DELLA TERZA DIMENSIONE
Quinto: In breve: l'architettura organica considera
la terza dimensione mai come peso o puro spessore , ma sempre come profondità
. La profondità è un elemento dello spazio ; la terza dimensione ( ovvero
spessore ) si è trasformata in dimensione spaziale . Le profondità
intime dello spazio che penetrano le stereometrie: questo è ormai un fatto
architettonico e un valido motivo di composizione. Con questa concezione
della profondità che interpenetra le profondità, fiorisce una libertà
compositiva che gli architetti non hanno mai conosciuto sinora, ma che oggi
possono impiegare nel comporre; fattore di vera liberazione di luce e vita
all'interno delle mura edilizie; una nuova integrità strutturale; l'esterno che
penetra l'interno; e lo spazio interno, dove si deve vivere, che si proietta
all'esterno. Lo spazio esterno viene a far parte naturalmente dello spazio
interno dell'edificio. Ogni composizione architettonica
diventa, quindi, effettivamente quadridimensionale, e fa apparire più statici
che mai gli effetti bidimensionali degli antichi, immobili pilastri e travi,
travature e gabbia strutturale, propri dell'antico modo edilizio, per quanto
recenti possano oggi sembrare. Le mura oggi si presentano, più che altro,
come schermi umanizzati. Definiscono e differenziano, ma non delimitano né
annullano mai lo spazio. Si afferma un senso nuovo della realtà edilizia.
Una nuova
liberazione può essere oggi il risultato naturale di tutto questo, e riflettersi
sull'involucro di ogni edificio. La prima espressione consapevole che di questa
realtà nuova io conosca nell'architettura moderna - lo spazio interno da vivere
- fu il Tempio Unitario di Oak Park. Vera armonia ed elementi, niente
affatto lussuosi, di bellezza vi erano coscientemente progettati, e appartengono
a questo senso nuovo dello spazio interno. L'antichissima filosofia di Lao
Tse rivive in architettura. In ogni parte dell'edificio agisce la libertà.
Lo spazio è l'elemento fondamentale della composizione architettonica.
Quest'affermazione,
dovuta al nuovo senso dello "spazio interno" come realtà, derivò dall'originaria
affermazione negativa, la protesta radicale del 1904, il Larkin Building di
Buffalo, ora demolito. Con esso il principio poetico della libertà in sé
giunse ad essere la rivelazione nuova dell'architettura. Quella libertà
nuova che per la prima volta venne consapevolmente manifestata nel Tempio
Unitario di Oak Park (1906), come scrissi anche nel 1927 per l'Autobiografia.
Con questo principio nuovo operante, nell'architettura americana si profilò un
senso nuovo dello stile, inteso come qualità intima dell'opera. Una
qualità naturale rispetto alla funzione e all'arte dell'abitazione moderna: non
più applicata "a gusto". (Ancora: "Tale la vita, tale la forma"; Coleridge
ci offre uno slogan forse preferibile a "La forma segue la funzione"). Per
gli americani, come per tutti gli esseri umani di ogni specie e in ogni parte
del mondo, lo "stile" si configurò come un concetto generale : espressione
poetica del carattere. Lo stile è intrinseco : oppure è falso. Ma se
lo stile è una caratteristica dello "spazio interno da vivere", la sua vita è
perpetuamente rinnovellata.
VI.
SPAZIO
Sesto: Lo Spazio , l'elemento stesso dell'Architettura , ha
trovato infine espressione architettonica. Vetro: aria nell'aria, per
racchiudere l'atmosfera trattenendola all'interno, o all'esterno. Acciaio:
un filo leggero e solido come il filo della tela del ragno, capace, oggi, di
coprire luci inaudite. Mediante i nuovi prodotti offerti dalla tecnologia,
e attraverso una nuova freschezza inventiva nell'applicarli al prodotto
edilizio, molte nuove forme spaziali bellissime sono già venute alla luce; e, a
causa di esse, altre ancora continuano ad annunciarsi. Alcune non saranno,
com'è ovvio, nient'altro che "recenti", e non significative; altre saranno
invece significative e realmente nuove. Ma ciò che più importa, il
costruire moderno sta divenendo la salda arte creativa che il principio poetico
può sprigionare e sviluppare. Forme nobili, vitali, esuberanti già
esistono. La democrazia si risveglia a una più spirituale espressione di
se stessa, e a sua volta si risveglierà la cultura nativa. Messi
giustamente a fuoco sulle necessità vitali del ventesimo secolo, si svolgeranno
e si miglioreranno continuamente nuovi usi dello spazio da vivere, usi più
esuberanti e più sereni. Una sicurezza nuova e una nuova pacatezza.
Gioia illuminata di fresca bellezza già appare, o verrà. E, per quanto
attiene al futuro, io trovo fonte d'incoraggiamento nelle molte lettere che mi
giungono continuamente da tutto il paese, da giovani sotto i vent'anni, che
chiedono il mio aiuto perché hanno scelto, per le tesine di esercitazione, il
tema dell'architettura organica. Questo diffondersi, nella più giovane
generazione, di un interesse consapevole all'architettura, non può condurre ad
altro che a una nuova architettura americana. Quando questi giovani
avranno dei figli, cioè fra una generazione ancora, questi ultimi esigeranno
case moderne e spaziose, in linguaggio moderno: in questo linguaggio.
Presto vedremo nascere la casa come opera d'arte ; una casa che più che mai sarà
focolare , proprio perché possiederà una sua intrinseca bellezza.
VII.
FORMA
Settimo: Chiunque sia, per un briciolo almeno, architetto, non
sarà mai pago di disegnare un edificio semplicemente (o prevalentemente) per il
quadro figurativo che offrirà - non più di quanto compererebbe un cavallo
semplicemente in base al colore del suo mantello. Che specie di
intelligenza deve possedere quel critico che, vedendo un edificio, lo giudica in
base al suo "aspetto", ignorandone il sostrato costruttivo?
Per la
prima volta in cinquecento anni, si manifesta un senso della forma
architettonica, ed è inteso come nuova integrità spirituale.
Le mura
grevi, le elevazioni insensate e le insensate sovrapposizioni di ogni sorta,
scompaiono; ringraziamone il cielo. Pareti leggere e sottili possono oggi
sospendersi a lastre aggettanti sostenute all'interno da supporti sottili,
edificati a secco, mentre le mura stesse divengono schermi lievissimi, del tutto
indipendenti dalla funzione di sostegno. Sostegni centralizzati possono
elevarsi isolati, bilanciando carico con carico, non muri affatto, ma forma
integrale: le pareti possono costituire sospensioni leggere da punto a punto, in
affascinanti forme pendule.
In
generale, la struttura è un fatto che procede dall'interno all'esterno , anziché
dall'esterno all'interno. Forme geometriche diverse (specialmente forme
circolari), nell'impianto della struttura, si dimostrano più economiche delle
scatole a pianta quadrata. I carichi statici possono essere sospesi, e
l'aggetto può essere sorretto da montanti sottili e isolati. Si può
adoperare il vetro, o della plastica leggera, per completare l'involucro e
renderlo abitabile, e lamiere metalliche, o pannelli di metallo, dal peso
lievissimo, offrono un materiale permanente per gli esterni di tali strutture.
Involucri di leggerezza estrema, combinati con questi elementi strutturali,
liberano l'edificio moderno da ogni eccesso statico; la struttura non è più
pletorica obesità, né corre più il rischio di crollare sotto il proprio peso.
Le pareti rubano poco o nulla dello spazio del pavimento, e spazi fino ad oggi
celati o perduti o resi impraticabili dalle pesanti murature vengono rivelati e
resi fungibili. Si possono progettare disposizioni tali, per il
confortevole soggiorno umano, che la spaziosità diviene economica quanto bella,
e si rivela dove mai si sarebbe pensato potesse esservi spaziosità. E non
solo piacevolezza e qualità per il pratico impiego consente oggi lo spazio , ma
offre pure bellezza d'aspetto e di forma e un nuovo e valido tipo d'abitazione
per la specie umana. E gli edifici, finalmente, possono essere essi stessi
resi liberi, al pari dei loro occupanti, e avvolgersi nella splendida veste del
principio architettonico, e direttamente, vale a dire onestamente, costituire
un'espressione libera, eppure economicamente conveniente, di ciò che realmente
sono, di ciò che realmente significano. La realtà di questo nuovo senso
dello spazio interno può caratterizzare l'edilizia moderna. Lo stile sarà
la conseguenza di una "qualità" integrale. Così l'intelligenza rafforza e
rende operante lo Spirito: un'arte flessibile, varia, infinita nelle sue
possibilità quanto lo spirito dell'uomo.
UNITA' ORGANICA : Così ambiente ed edificio sono una cosa sola ; piantare
gli alberi nel terreno che circonda l'edificio , quanto arredare l'edificio
stesso , acquistano un'importanza nuova , poiché divengono elementi in armonia
con lo spazio interno nel quale si vive . Il luogo (la costruzione ,
l'arredamento) - ed anche la decorazione , e anche gli alberi - tutto diviene
una cosa sola nell'architettura organica. Ciò che un tempo era detto
"decorazione" - la sistemazione del giardino, l'illuminazione, ecc. - come pure
tutti gli impianti moderni (l'aria condizionata per esempio) si trovano tutti
all'interno della struttura edilizia, sono elementi dell'edificio. E
pertanto sono, tutti, fattori di questa sintesi nella quale confluiscono
tutti gli aspetti dell'abitare , e si pongono in armonia con l'ambiente . Questo
appunto è ciò che la posterità definirà " architettura organica " .
VIII.
LA COPERTURA E IL SUO UMANO SIGNIFICATO
Ottavo: Come lo spazio interno nel quale si vive diviene la
realtà vera della costruzione, così il sottolineare la copertura diviene più che
mai significativo rispetto alla qualità dell'edificio, e la copertura, in quanto
elemento architettonico, vede esaltata la sua funzione. Sono pur sempre
incongruenze singolari queste attuali coperture ridotte a un tetto piatto:
sebbene, per motivi di economia, moltissimi le vogliano così.
Qualificare questa istanza universale di riparo , in quanto il riparo è
l'elemento, tra quelli dell'architettura, più significativo, ha acquisito
nell'architettura organica un'importanza grandemente superiore a quella di un
tempo. Ecco una prova: il nuovo senso dello spazio esige, per il suo significato
umano, tanto una copertura significativa, quanto un riparo. Perciò la
copertura diviene in se stessa un elemento architettonicamente più importante:
la solidità delle mura scompare per riapparire in forma di fantasiosi schermi
che avvolgono la luce, e che, per conseguenza inevitabile, affidano compiti
assai maggiori alle forme e al modellarsi di tutta la parte sospesa
dell'edificio, la quale ha diretto riferimento agli elementi meteorologici.
Inoltre, radicali innovazioni strutturali fanno sì che la parte superiore sia
leggera, possieda sempre meno quel carattere di sovrapposizione che aveva un
tempo, rivesta maggior grazia, sia un fattore più armonioso dell'ambiente.
L'architettura organica considera la copertura una qualità non soltanto dello
spazio ma dello spirito , la vede come il fattore primario di ogni concezione
che intenda costruire per l'uomo nel suo ambiente , intendendo l'uomo come
legittimo elemento dell'ambiente . L'ambiente meteorologico è onnipresente e gli
edifici devono essere lasciati fuori , alla pioggia . A questi elementi
meteorologici la copertura è dedicata. Tanto è vero che tutti gli altri
fattori compositivi tendono, l'uno per l'altro, a confluire in questo
importantissimo fra tutti, la copertura, ed alla sua funzione di riparo. Per
completare l'edificio, per proteggere da ogni mutevole contingenza di luce,
caldo e freddo, di usura e d'uso, tutto ciò che in esso è racchiuso, esigiamo la
copertura. Chi occupa un edificio scopre prontamente una possibilità di
comfort molto maggiore, e una vita più espansa e piacevole, laddove la copertura
si fa riparo, e lo esprime. Col riparo, fascino è stato aggiunto al
carattere; stile al comfort; significato alla forma.
IL
CLIENTE : Pertanto l'architettura moderna implica una collaborazione da parte del
cliente , collaborazione che deve essere di gran lunga più intelligente che in
passato. Dato che da un'opera d'arte si ritraggono soddisfazioni nuove
tanto maggiori che da qualsiasi espressione di "buon gusto" del cliente
abituale, l'investimento nella " casa come opera d'arte " è oggi quanto di più
saggio si possa avere. L'alloggio " come opera d'arte " è un luogo migliore in
cui vivere , col quale , per il quale , del quale vivere , in ogni senso.
Perciò, perché non dovrebbe essere un "investimento" migliore? Gli
interessi dell'architetto e quelli del proprietario sono qui mutuamente connessi
, interdipendenti.
IX.
MATERIALI
Nono: Ho detto la mia sulla natura dei materiali edilizi in una
serie di articoli scritti per il dottor Mikkelsen, allora direttore di "The
Architectural Record", di New York, verso il 1928. Il buon dottore mi
salvò, economicamente, nel momento in cui tutta la meschinità e la grettezza
della società si rovesciavano su di me, dandomi l'incarico di compilare una
serie di articoli su "qualsiasi argomento mi piacesse". Scelsi "la natura
dei materiali", e fui stupito di apprendere, quando cominciai le ricerche
sull'argomento, che nulla in nessuna lingua era mai stato scritto in materia.
Tutti i
materiali atti ad essere usati in edilizia sono importanti , più che mai . Sono
tutti significativi : ognuno secondo la propria particolare natura . Materiali
vecchi e nuovi hanno il proprio contributo vivente da offrire alla forma , al
carattere e alla qualità di qualsiasi edificio . Ogni materiale può divenire un
felice fattore determinante dello stile; usare erroneamente qualsiasi materia è
tradire l'integrità di tutta la composizione.
STILE
Non esiste uno stile vero che non sia autoctono.
Tentiamo di precisare il significato dello stile. " Lo stile è l'uomo ".
Senza
dubbio, lo stile è, o dovrebbe essere, in gran parte un fatto di carattere
innato. Ma lo stile diviene significativo ed efficace in architettura
soltanto se è organico e integrale. Per il fatto che è innato è genuino -
oppure non è. Lo stile è, oggi, una qualità naturale per l'edificio; lo
stile si sviluppa dall'interno. Grande serenità, quiete, una
compostezza nuova, sono il compenso in serbo per il giusto uso dei materiali
nelle forme vere alle quali ciascuno di essi è per natura il più adatto.
POSSESSO
Nelle
mani di un architetto lungimirante l'edificio appartiene oggi più che mai al
committente... L'edificio appartiene al proprietario, oggi, in funzione della
conoscenza, che il proprietario ha, della conoscenza necessaria. Perciò è
nella natura stessa dell'architettura organica, che non vi sia più motivo di
negare ad alcuno la sua casa, come egli la vuole, purché realmente sappia ciò
che vuole. La casa può essere progettata in funzione delle sue preferenze,
della sua situazione, del suo modo di vivere; ma c'è differenza tra preferenze e
gusto. Se, attraverso le sue preferenze, il proprietario si rivela
consapevole dei principi in gioco, esposti fin qui, ciò rende genuinamente sua
la sua casa. Se cerca di comprendere come essi impegnino, ed
evolvano la sua libertà come individuo in questo suo, particolare, caso,
la suo nuova dimora affermerà la sua sovranità come individuo illuminato...
...lo
stile di ogni casa può essere oggi, assai più di sempre, individuale.
Da ciò la necessità di una nuova integrità culturale: la sensibilità individuale
e la responsabilità personale sono oggi fattori essenziali. Si prospetta
una possibilità, a scala umana, di scegliere un luogo nel quale non solo
esistere, ma vivere, come entità distinte: poiché ogni individuo, proprietario
di edificio, può genuinamente contribuire alla cultura autoctona del proprio
tempo. Nello spirito di questo più ampio ordine di scelta individuale, è
responsabilità del proprietario essere ben consapevole della portata della
scelta, che egli compie, del suo architetto. Ciò che egli fa ora non solo
lo circonderà e lo rappresenterà per la vita; probabilmente esisterà per diverse
centinaia d'anni dopo di lui. L'integrità dovrebbe manifestarsi, nella sua
vita, attraverso la scelta personale che egli compie. Nella nostra
democrazia l'individuo dovrebbe elevarsi al più alto livello dell'aristocrazia
semplicemente attraverso il proprio senso e percezione del valore
.
CIO'
CHE E' NATURALE
Consegue,
da questi principi compositivi fondamentali, che il legno e l'intonaco si
accontenteranno di essere e di apparire legno e intonaco, non aspireranno ad
essere trattati in modo da assomigliare al marmo. Né gli edifici in
cemento armato vorranno sembrare in marmo o in lastre di pietra viva.
Ciascuno avrà una propria grammatica, verace rispetto al materiale, come nella
grammatica inedita della Casa sulla Cascata, la mia prima casa in cemento
armato. Se questa semplice conoscenza della grammatica e della sintassi
proprie della composizione organica, potesse entrare in concreto nell'attività
architettonica, ogni edificio esibirebbe la proprio natura con quella onesta
distinzione formale che un architetto sensibile potrebbe offrire al proprietario
aperto e intelligente. L'edificio è un organismo soltanto se armonizza l'interno
con l'esterno e ambedue col proprio carattere e fine , e col processo
costruttivo , e col luogo , e col tempo. L'edificio congloberà in sé la
natura del luogo, dei metodi in base ai quali è costruito, e finalmente tutto il
risultato - dallo zoccolo alla grondaia, dal terreno all'orizzonte - sarà
rispondente al suo fine.
"...Ho
sempre voluto costruire per l'uomo d'oggi , costruirgli dentro il suo domani ,
organico rispetto al suo Tempo e al suo Luogo d'Uomo moderno..."
Frank Lloyd Wright
FONTE : da libro " Testamento " di Frank
Lloyd Wright , Einaudi, TO, 1963 (Titolo originale "A Testament" , Horizon
Press, New York, 1957).